Progetto S.Maria del Popolo: un’offerta culturale per la città

INTRODUZIONE

La chiesa di S.Maria del Popolo è retta dalla omonima Confraternita che risale al 1511. La descrizione storica fornisce gli elementi conoscitivi più importanti per restituire il giusto contesto al luogo e alla sua significativa presenza nella città di Vigevano. La chiesa gode di ottima posizione centrale, nella omonima via a pochi metri dalla piazza Ducale e dalla Cattedrale che di S.Maria del Popolo è parrocchia competente per territorio.
Con l’ultimo adeguamento statutario del 1988 possono essere soggetto di iscrizione e partecipazione formale anche le donne. E’ da sempre luogo di culto e vi si celebrano la S.Messa domenicale e altre liturgie. In particolare, negli ultimi anni, è ambita per la celebrazione di matrimoni.
L’attività culturale, sorta in correlazione alla primaria vocazione religiosa e per iniziativa dei confratelli e consorelle, ha spaziato su varie iniziative caratterizzandosi via via per una particolare attenzione alla musica, al canto corale e ai concerti. La corale, infatti, non solo anima la liturgia domenicale di S.Maria del Popolo, ma viene invitata in altre chiese e in Cattedrale per le celebrazioni in particolari tempi liturgici come il Natale e la Pasqua.
Oltre che per le celebrazioni, i concerti e gli incontri/conferenze, la chiesa viene aperta per offrire (gratuitamente) a cittadini e turisti, sia un luogo di raccoglimento e preghiera, sia la possibilità di visita delle opere d’arte (dipinti, affreschi e struttura architettonica) contenute.
La chiesa è dotata di WI-FI e trasmette regolarmente in streaming le messe domenicali ed altre liturgie. Dispone di un sito web : www.santamariadelpopolo.com e di mail: segreteria@santamariadelpopolo.net
Gli impianti necessari per il funzionamento della struttura sono attentamente monitorati soprattutto sotto il profilo della sicurezza. In questo contesto e per rispondere in modo adeguato alle attività offrendo un ambiente accogliente e consono si è reso necessario considerare un nuovo impianto di riscaldamento adeguato sotto il profilo normativo, energetico e della sostenibilità ambientale.

PROFILO STORICO-ARTISTICO DELLA CHIESA DI S.MARIA DEL POPOLO *

Nel 1511 un gruppo di confratelli di San Dionigi, dopo i dissensi legati al comportamento di un adepto che, in maniera irrispettosa, “aveva fatto battere il miglio in chiesa”, diede vita ad una nuova Confraternita e fondò un proprio Oratorio, contiguo alle mura del Castello.
Nel 1516 la costruzione era terminata, denominata S.Maria del Popolo e dedicata alla Purificazione della Vergine (Festa liturgica del 2 febbraio).
Nel 1534 l’oratorio, prediletto dai Duchi Sforza, riceve in dono da Francesco II una statua lignea della Madonna, raffigurata mentre ascende al cielo trasportata dagli angeli, tuttora esposta in coro nella nicchia di sinistra.
Nel 1621 la Confraternita viene aggregata all’Arciconfraternita di S:Maria del Suffragio in Roma.
Col tempo il piccolo oratorio si rivelò insufficiente a contenere il gran numero dei fedeli, si deliberò di abbatterlo nel 1696 e di dare inizio nel 1698 ad un nuovo edificio, il cui progetto fu affidato all’architetto romano Giovanni Ruggeri, esponente dell’architettura barocca e all’epoca attivo a Milano. La facciata, come tuttora possiamo ammirarla, fu completata nel 1717 ed è considerata il più bell’esempio di Barocco in Vigevano. Gli affreschi interni furono iniziati nel 1729 e nel 1754 furono aggiunte le due grandi tele ad olio del pittore milanese Federico Bianchi: a dx “Lo sposalizio della Vergine Maria”, nel coro ”La presentazione di Gesù al Tempio”, sovrastato da un cartiglio con la profezia del vecchio Simeone a Maria: TUAM IPSIUS ANIMAM PERTRANSIBIT GLADIUS.
All’esterno troviamo, a protezione, una bella cancellata in ferro battuto, su disegno dell’artista vigevanese Casimiro Ottone, che anche curò la decorazione del sagrato in ciottoli bianchi e neri del Ticino, formanti la M del simbolismo mariano.
L’interno, di forma ellittica, con l’aggiunta di una zona rettangolare dove si trovano presbiterio e coro, è caratterizzato da quattro grandi colonne che sorreggono la volta. Nell’ovale al centro un grande affresco, opera settecentesca di maestranze lombarde anonime, raffigura l’Incoronazione della Vergine. Ai lati delle due cappelle laterali si aprono quattro matronei che danno leggerezza ed effetto scenico a tutta la navata. La cappella di sinistra ospita un grande Crocifisso ligneo del XVII secolo, la cappella di destra ha come pala d’altare la già menzionata tela Lo sposalizio della Vergine. Notevoli le balaustre in marmi policromi che delimitano sia le cappelle laterali sia il presbiterio, coeve alla costruzione della chiesa. Anche l’altare maggiore in marmo risale alla prima costruzione settecentesca, mentre gran parte degli affreschi furono completati a fine Ottocento da due grandi artisti vigevanesi: Casimiro Ottone e Giovan Battista Garberini.
Sopra la bussola del portale d’ingresso è posto l’organo, costruito nel 1843 dai F:lli LINGIARDI di Pavia. Ha una sola tastiera, ventidue registri e più di novecento canne, che conservano l’originaria intonazione argentina. E’ stato utilizzato anche recentemente per la rassegna Vox Organi.
Nel 1968 la Chiesa viene affidata a Don Tarcisio Comelli, in qualità di Rettore. I confratelli, ormai anziani e in numero esiguo, non si curano più dell’edificio sacro che invece diventa punto di riferimento liturgico ed ecclesiale per la Comunità di S.Maria del Popolo. Il legame della Comunità col suo tempio diventa sempre più stretto, anche per le urgenze di manutenzione e di restauro per i quali si apre una sottoscrizione cittadina con esito molto positivo. La componente adulta della comunità s’impegna per rivitalizzare la Confraternita “quiescente” e il 31/01/1987 mons. Mario Rossi firma il nuovo statuto ad experimentum e lo approva definitivamente il 13/04/1988. Nel 1987 don Comelli è nominato Cappellano della Confraternita.
Molti componenti della Comunità, comprese le donne grazie alle nuove normative, entrano nel gruppo rifondatore della Confraternita e creano una felice e fruttuosa sovrapposizione sul piano liturgico, culturale e caritativo. Le molteplici attività, rivolte alla crescita spirituale e culturale degli iscritti, vanno a beneficio dell’intera città.
Infine ancora oggi, sempre più frequentemente gli organismi diocesani (Caritas, Parrocchie, Consiglio pastorale, Enti ecclesiastici…) chiedono l’attiva partecipazione dei membri della Confraternita/Comunità di S:Maria del Popolo e vi trovano risorse fondamentali per la realizzazione di vari progetti e servizi.

*Estratto da “La Confraternita di Santa Maria del Popolo in Vigevano” Tesi di Diploma in Scienze Religiose di Anna Maria Olivo Branca, Facoltà di Teologia della Santa Croce, Anno Accademico 1994-95

ATTIVITA’ DELLA COMUNITA’ DI SANTA MARIA DEL POPOLO E PROGETTI REALIZZATI NEGLI ANNI RECENTI

La comunità di Santa Maria del Popolo organizza nel corso dell’anno numerose iniziative. Di seguito solo quelle che hanno attinenza con l’uso della chiesa.
Le attività che rientrano negli impegni ecclesiali, in quanto Confraternita, sono:
– S.Messa domenicale e festiva;
– ciclo di confronto su brani scelti del Vangelo suddiviso in tre serate: lectio, adorazione, condivisione;
– fino alla pandemia, Vespri ogni pomeriggio. Dopo la pandemia la comunità utilizza una piattaforma open source per le riunioni online; inoltre si è è dotata di un impianto per la trasmissione in streaming di celebrazioni e incontri, tuttora regolarmente utilizzato.
– rosario ogni domenica sera durante il mese di maggio;
– incontri cittadini di catechesi durante i tempi liturgici dell’Avvento e della Quaresima;
– S.Messa ogni 24 del mese in suffragio del fondatore della comunità di SMdP, don Tarcisio Comelli;
– da quest’anno, Preghiera per la Pace, mensile, in collaborazione con la parrocchia del Duomo.
Il 2 febbraio, giorno della dedicazione della chiesa, viene organizzata una messa solenne accompagnata da un rinfresco e da un concerto offerto al pubblico.
Si sottolinea che gli incontri, anche quelli non strettamente liturgici, sono aperti al pubblico
La comunità, anche in raccordo con l’Unità Pastorale e gli organismi ecclesiali, organizza raccolte fondi e sostiene alcuni progetti promossi dalla Caritas diocesana :
– centro ascolto (situato presso la parrocchia di S.Pietro Martire);
– sostegno alle attività della Caritas presso il carcere dei Piccolini;
– accoglienza e ospitalità di persone e nuclei familiari, anche in collegamento con i programmi dei “Corridoi Umanitari” sottoscritti dalla Caritas, attività, questa, particolarmente impegnativa.
Nel corso degli anni le raccolte fondi, in genere accompagnate da incontri di presentazioni di progetti missionari/di carità, si sono rivolte a diverse realtà associative: Charitas internazionale, associazione Vigevano Prabis, Centro Aiuto alla Vita, PIME, S.Vincenzo.
Per quanto riguarda l’attività concernente la musica e i concerti, abbiamo:
– concerto corale durante l’Avvento in collaborazione con il coro della Cattedrale;
– concerto d’organo (in genere in autunno) in collaborazione con l’associazione Vox Organi;
– concerti con canzoni e musica contemporanea, in genere uno/due l’anno in collaborazione con il S.George Pop Choir.
Nel 2022 e nel 2023 la confraternita ha organizzato e coordinato la processione cittadina del Corpus Domini, con l’esecuzione e la trasmissione dalla chiesa di canti dal vivo.
Grazie alla particolare acustica la chiesa viene utilizzata anche per le prove di cori locali.
Sempre in tema di musica, vale la pena risegnalare la realizzazione della Messa da Requiem di Mozart che ha avuto uno straordinario successo. Il fatto che si sia tenuta in Duomo e non in S.Maria del Popolo nulla toglie all’impegno diretto della comunità che l’ha organizzata assumendosene tutti gli oneri. Va segnalato che nella serata, prima del concerto, sono state presentate alcune testimonianze relative a don Tarcisio Comelli e alla rilevanza della sua figura per la città di Vigevano. L’aver pensato di realizzare nella Cattedrale questa impegnativa serata è stata un’idea vincente, dato il “pienone” che si è avuto, a dimostrazione anche dell’importanza del fondatore di S.Maria del Popolo e della continuità che si cerca di dare alla sua opera.
L’appuntamento culturale più importante della comunità è il Meeting che si è tenuto regolarmente ogni mese di settembre dal 2005 al 2019 – 14 anni! – . L’evento ha sempre coinvolto moltissimi vigevanesi offrendo: conferenze, presentazione di libri e/o film, concerti, rappresentazioni teatrali. Questo importante appuntamento, interrotto dalla pandemia, è molto caro alla comunità che intende riorganizzarlo e rivalorizzarlo.
Dal 2020 sono stati organizzati altri incontri su temi specifici, tra cui ricordiamo “Open!”, un ciclo di appuntamenti sul tema della fratellanza tra i popoli.
Ulteriore attività culturale significativa è la cofondazione/cooperazione della Confraternita della casa editrice LUZ. Negli anni sono stati editi i seguenti testi:

• Centro della cultura è Cristo, lo stile educativo di don Tarcisio Comelli. ISBN 9788895690063
• I Quaderni di don Tarcisio Comelli, Non ci si salva da soli,
• I Quaderni di don Tarcisio Comelli,In attesa di Te della tua luce, della tua pace
• I Quaderni di don Tarcisio Comelli, Un tempo eravate tenebra ora siete luce, omelie di Quaresima, Palme e Pasqua. ISBN 9788895690032
• Notte di Veglia, Anna Maria Canopi
• don Tarcisio Comelli, voci ricordi testimonianze dieci anni dopo ISBN 9788895690056
• Centro della cultura è Cristo, lo stile educativo di don Tarcisio Comelli. ISBN 9788895690063
• I salmi responsoriali domenicali e festivi cantati. Comunità di S. Maria del Popolo. ISBN 9788895690049
• Sinestesie sacre. Comunità di S. Maria del Popolo, Vigevano, Settembre 2017
• Le ricette di Carlotta (2011)

DESCRIZIONE DEL PROGETTO “UN’OFFERTA CULTURALE PER LA CITTA’”

Come tutti, anche la Comunità di S.Maria del Popolo ha risentito delle conseguenze della pandemia sia in termini di riduzione del numero di persone attivamente impegnate nelle varie attività che nel calo della partecipazione da parte della città alle attività proposte. Ciò nonostante siamo riusciti a mantenere molte attività e rinnovarne altre.
La prima e importante novità ha riguardato il sistema della comunicazione. Sul punto, tre sono gli aspetti da evidenziare:
– è stato creato e potenziato l’impianto audio video e wi-fi per sostenere un sistema di streaming che consenta di seguire in diretta le celebrazioni e gli altri eventi che si svolgono in chiesa;
– si è stabilizzato l’utilizzo della piattaforma open source “jitsi meet” per riunioni, preghiere ed in genere per i momenti collettivi che non richiedano la presenza “fisica” delle persone;
– si è sviluppato un sistema di comunicazione attraverso i social (soprattutto whatsapp) e la posta elettronica che raggiunge efficacemente tutti gli iscritti e i simpatizzanti. L’attuale indirizzario è formato da n. 117 account.
Occorre evidenziare il risultato molto soddisfacente dato dalla connessione attraverso “jitsi meet” poiché ha significato raggiungere, e farsi raggiungere, da molte persone, facilitando l’incontro e la partecipazione.
La seconda novità ha riguardato la consapevolezza della necessità di sviluppare una rete informale tra realtà cittadine analoghe alla nostra. Questo ha portato a creare rapporti di collaborazione come, ad esempio, il Priorato delle Confraternite (che fa capo alla parrocchia di Sant’Ambrogio in Cattedrale di cui fa parte, ecclesialmente, S.Maria del Popolo), il legame con Caritas diocesana per gli interventi sociali, l’apertura, in un’ottica di reciprocità, ad altre associazioni. Per la comunità il “fare rete”, significa l’impegno costante sia per non disperdere le forze, sia per consolidare rapporti non lasciandoli alla casualità e all’estemporaneità.
Sulla base di queste prospettive, il progetto si imposta su due linee principali:
– la valorizzazione della storia di S.Maria del Popolo con il potenziamento delle (numerose) attività spirituali e culturali, già messe in campo negli anni;
– l’adeguamento dell’ambiente fisico della chiesa, imprescindibile passaggio perché l’offerta della comunità possa essere effettivamente apprezzabile.

Potenziamento delle proposte spirituali e culturali.
Le attività descritte nel paragrafo precedente sono in atto e vengono tutte confermate nell’arco temporale delineato dal progetto: luglio 2024 – giugno 2025.
Oltre a queste si intende potenziare e sviluppare:
– l’apertura della chiesa la domenica pomeriggio (nei mesi adatti, indicativamente da aprile a luglio e da settembre a ottobre)
– apertura della chiesa il sabato sera nei mesi di giugno-luglio, considerando la posizione centrale dell’edificio e l’attrazione che può rappresentare per i numerosi passanti nelle vie centrali durante le sere estive;
– concerti per coro in occasione delle festività Natalizie e Pasquali (in collaborazione con la Schola Cantorum di Santa Maria del Popolo e con la Cappella della Cattedrale)
– concerti per organo (1-2 all’anno anche durante la rassegna cittadina VOX ORGANI)
– Incontri/catechesi nel periodo di Avvento e di Quaresima anche in collaborazione con altre realtà cittadine e con la Diocesi.
– offerta della chiesa per la registrazione di musiche sacre per successiva pubblicazione (già programmata per Novembre p.v.)
– ospitalità per iniziative di associazioni che ne fanno richiesta
– organizzazione di una/due iniziative musicali nel mese di settembre (considerando la significatività della data del 24 settembre, giorno della morte di Don Comelli) unitamente ad un incontro su un tema di attualità (negli anni passati abbiamo invitato anche personalità rilevanti a livello nazionale come il giornalista Marco Varvello e il professor P. Triani dell’Istituto Toniolo di Milano). Questo punto è da considerare quasi come un test, preparatorio per una nuova organizzazione del Meeting (nel settembre 2025)

Adeguamento dell’ambiente
E’ innegabile la necessità di restituire un ambiente adeguato ai partecipanti e a tutti i cittadini che visitano la chiesa. Sotto questo profilo è urgente sostituire l’impianto di riscaldamento con nuovo impianto “a norma” che porti, conseguentemente, a rendere efficiente la resa e il consumo energetico e che abbia un minor impatto sulle opere d’arte delle chiesa. Dopo un’accurata selezione del progetto impiantistico condiviso nel Consiglio della Confraternita e portato all’attenzione di tutti gli iscritti, i lavori sono stati avviati a inizio maggio 2024 e si prevede termineranno entro il mese di giugno 2024. La relazione tecnica allegata fornisce i dati e le caratteristiche del nuovo impianto.
Si sottolinea come la specificità dell’impianto permetta l’esecuzione dei lavori senza alcuna necessità di intervenire sull’immobile, pertanto, come confermato dall’architetto Sacchi, responsabile dell’ufficio beni culturali della nostra diocesi, non è prevista alcuna richiesta di autorizzazioni o permessi per tale intervento.