CONSIGLIO del 19 giugno
Il
giorno martedì 19 giugno 2007, alle ore
21.30, presso il domicilio del
consigliere De Lenart , si riunisce il Consiglio della Comunità di Santa Maria
del Popolo. Sono presenti i consiglieri: Alberto Negrini, Pietro Molina, Andrea
Ferrari Ginevra, Roberto Giuliani, Sabrina De Lenart , Federico Battaglia
e Margherita Rastellini. Sono inoltre
presenti Antonio Bologna ed Elisabetta Fabbricosi.
Presiede la riunione Alberto Negrini, funge da segretario Margherita Rastellini, che verbalizza.
Si prendono in esame i seguenti punti:
Antonio ha inviato al Consiglio nei mesi scorsi una
lettera, nella quale poneva alcune domande in merito al cammino della Comunità
e alla direzione della sua crescita. Il Consiglio ha risposto ad Antonio in
forma scritta, chiedendo però anche un incontro, durante il quale affrontare le
questioni sollevate. Antonio spiega le sensazioni sue e di Rita, frutto di una
riflessione e di un confronto condiviso intensamente, soprattutto negli ultimi
mesi, in particolare dopo le giornate di Muzzano.
Confessa di avere uno sguardo disincantato e disilluso verso la Comunità ed
egli ritiene che tutto ciò venga vissuto
anche da alcuni altri amici, presenti da lungo tempo e che dimostrano da sempre
una disponibilità illimitata oltre ad un servizio fervente. Amici che, come lui
e Rita, hanno dimostrato in più di una occasione di credere nella Comunità come
luogo della risposta ad una vocazione, dove non si sta solo perché si sta bene
o solo per “fare”, ma luogo dove “ci si lascia fare da Dio”. A. chiede quindi
con forza al Consiglio di indicare con chiarezza dove andare, perché ritiene
che la Comunità non possieda un vero carisma. Ecco quindi che passa ad una
proposta concreta che si snoda in 3 punti: 1) individuare un criterio
educativo; 2) riconoscere la nostra condizione, cioè quella di non avere un
carisma; 3) chiedere il dono del carisma. Ritiene quindi necessario iniziare un
personale profondo percorso di conversione.
Roberto non concorda con A. e sottolinea la
necessità di non dimenticare che all'origine della comunità stanno l'apertura
nei confronti di ogni persona che vuole,in modi e tempi magari diversi, fare un
cammino comune. Ribadisce inoltre l’importanza di un atteggiamento accogliente,
aperto e rispettoso verso tutti e che mai deve mancare.
Elisabetta ritiene di condividere le parole di A.
quando parla dei limiti della Comunità, ma ritiene anche che i cambiamenti
auspicati debbano avvenire, un passo
alla volta, soprattutto a livello personale.
Sabrina sostiene che siamo tutti consapevoli del
fatto che la comunità abbia punti di forza e anche punti deboli ma
si ritiene perplessa sulle proposte fatte. Ritiene inoltre che un punto di
forza (seppur faticoso) del lavoro degli ultimi anni sia il tentativo
di far convivere e portare a sintesi idee e approcci alla Comunità molto
diverse tra loro e spesso difficilmente conciliabili.
Alberto ritiene che con la morte di Don Comelli sia
venuto meno il Carisma, che lui incarnava. L’azione perseguita in questi anni,
è stata quella di consolidare l’esperienza comunitaria, continuando un cammino di condivisione a più
livelli e prendendo atto del fatto che la nostra è una Comunità in divenire,
che non è più solo una realtà giovanile, ma anzi oggi è soprattutto una
Comunità di famiglie. L’aspirazione condivisa è il tentare di alimentare la
vita spirituale dei suoi membri. Il carisma di questa comunità è l’esperienza
di fede che ognuno ha.
Andrea ricorda che lui come tanti altri non hanno
incontrato il “carisma” ma hanno incontrato una persona, Don Comelli; che ha
alimentato e dato forma a ciò che c’era sopito in ognuno.
Meeting: Sabrina
fa il punto della situazione in relazione alle diverse iniziative.
Muzzano: confermato il fine settimana a Muzzano da
venerdì 30 agosto a domenica 2 settembre. Raccoglie le iscrizioni Alberto.
Adulti 40€, bambini con meno di 10 anni 20€. Viene proposto di iniziare le giornate
di condivisione con una Lectio divina.
Fondazione
Don Comelli. Partiranno a breve i lavori per il tetto della casa di Vicolo
Cilea ed è stato registrato il sito.
Alberto
legge alcuni passaggi dell’Angelus celebrato in occasione del Corpus domini,
durante il quale il Santo Padre sottolinea l’importanza dell’adorazione
Eucaristica. “… L'adorazione al di fuori della santa Messa prolunga e
intensifica quanto è avvenuto nella celebrazione liturgica, e rende possibile
un'accoglienza vera e profonda di Cristo…. Esprimo il mio apprezzamento
agli Istituti di Vita Consacrata, come pure alle associazioni e confraternite
che vi si dedicano in modo speciale: esse offrono a tutti un richiamo alla centralità
di Cristo nella nostra vita personale ed ecclesiale. Mi rallegro poi nel
constatare che molti giovani stanno scoprendo la bellezza dell'adorazione, sia
personale che comunitaria. Invito i sacerdoti a incoraggiare in questo i gruppi
giovanili, ma anche a seguirli affinché le forme dell'adorazione comunitaria
siano sempre appropriate e dignitose, con adeguati tempi di silenzio e di
ascolto della Parola di Dio. Nella vita di oggi, spesso rumorosa e
dispersiva, è più che mai importante recuperare la capacità di silenzio
interiore e di raccoglimento: l'adorazione eucaristica permette di farlo non
solo intorno all'"io", bensì in compagnia di quel "Tu"
pieno d'amore che è Gesù Cristo, "il Dio a noi vicino"..
La seduta si chiude alle ore 23.50.
Il
Presidente Alberto Negrini
Il Segretario Margherita Rastellini